U

UETSL

E' la sigla di The University Test of English as a Second Language, la certificazione [>] dell'inglese nella varietà australiana (per l'inglese britannico > CAE, per quello americano > TSE)


Umanistica, umanistico affettiva, Glottodidattica

Sotto l'influenza dell'umanesimo psicologico di studiosi come Allport, Maslow, Fromm, Nuttin e altri, molti approcci dagli anni Ottanta in poi hanno messo al centro dell'attenzione l'io unico ed irripetibile di ogni allievo, della sua personalità come interrelazione dinamica tra "io" e "mondo".

Sul piano neuro-psicolinguistico e cognitivo, questi approcci sono caratterizzati dal tentativo di coinvolgere la persona dell'allievo nella sua completezza focalizzando non solo l'aspetto razionale, ma anche quelli motivazionali, le caratteristiche della personalità, soprattutto della componente affettiva [> Bimodalità].

Gli approcci caratterizzati dall'aggettivo "umanistico-affettivi" sono molto attenti alla nozione di "filtro affettivo", cioè un meccanismo di difesa della personalità che si "chiude" nel momento in cui c'è ansia, in cui si rischia di perdere la propria stima o quella dei propri compagni di scuola [> Second Language Acquisition Theory].

Si è anche affermata l'idea che la dimensione "olodinamica" [>] (cioè l'apprendimento come risultato dell'azione congiunta di tutte le facoltà dell'uomo: vedi il principio di bimodalità, sopra) sia possibile solo se c'è una motivazione "egodinamica", in cui è l'ego che entra in moto e spinge l'allievo a entrare in contatto con la realtà (la lingua, nel nostro caso) e a cercare delle strategie per acquisirla, per accomodarla tra le conoscenza già esistenti nella mente, per usarla nei contesti in cui l'ego vorrà intervenire e sarà motivato a comunicare ed esprimersi.


Unità didattica

E' il modello operativo [>] più diffuso nell'ambito dei metodi diretti [>] e dell'approccio comunicativo [>], in quanto l'altro modello spesso usato per l'educazione linguistica, la lezione [>], ha confini troppo ristretti per poter aiutare l'allievo ad acquisire un comportamento comunicativo corretto [>], efficace [>] ed appropriato [>].

L'unità didattica nasce come attività di problem solving negli anni Trenta in America nell'ambito dell'attivismo pedagogico, ma solo negli anni Sessanta-Settanta viene applicato in glottodidattica.

La psicodidattica [>] ha proposto vari modelli di unità didattica, tutti comunque articolati su tre macrofasi che Titone chiama "incoativa" (in cui vengono proposti materiali modello; in inglese di parla di presentation phase), di "esercizio" o rielaborazione e di "controllo".

Nella prassi operativa queste tre fasi sono ulteriormente articolate, anche sulla base delle indicazioni della neuro- [>] e psicolinguistica [>]:

- la fase incoativa si articola in una fase di motivazione [>], seguita dalla percezione globale [>] di un campione di lingua e cultura, dalla quale si procede ad una analisi [>]: in tal modo si rispetta il principio di direzionalità [>];

- la fase di lavoro sul testo comprende sezioni di fissazione [>] e di reimpiego via via più libero (in inglese si usa l'espressione from skill getting to skill using) ; da queste si trae dunque una sintesi, si procede ad una riflessione [>] sulla lingua, rispettando il principio del modal focusing [>];

- la fase conclusiva comprende le attività di verifica [>], quelle di valutazione [>] e tutte le attività di recupero [>] che vanno messe in atto per aiutare gli allievi che non hanno raggiunto, in tutto o in parte, gli obiettivi dell'unità didattica.

Questo percorso richiede almeno cinque-sei ore ("lezioni", in italiano; in inglese c'è meno rischio di confusione con la lezione [>] classica in quanto si usa period ). La scelta dei materiali di un'unità didattica è governata da alcune regole: dalle abilità ricettive (ascolto di nastri, visione di video, lettura di testi) a quelle manipolative (dalla manipolazione minima, quale la drammatizzazione [>], alle varie forme di roleplay [>], alla raccolta di appunti [>], al riassunto [>]) a quelle produttive (dialogo [>], monologo [>], composizione [>], ecc.).

In genere, soprattutto nei livelli iniziali, si attua anche un'altra forma di successione, dalle abilità orali a quelle scritte.


Use vs Usage

Si tratta di una dicotomia proposta da Widdowson tra la competenza d'uso della lingua (use ) e la competenza sull'uso della lingua (usage ).

In questi termini, lo scopo primario dell'insegnamento delle lingue straniere nei corsi di livello iniziale è use, mentre mano a mano che si avanza nell'approfondimento la dimensione del usage diviene qualificante. Quest'ultima, che coincide in parte con la competenza metalinguistica [>] non è tuttavia fine a se stessa (tranne nel caso dei linguisti, che possono studiare una lingua pur non intendendo usarla), ma ha come scopo glottodidattico quello di migliorare la qualità del use.




V

Valenza > Funzione.


Valore > Significato vs valore

 

Valutazione

E' il complesso di operazioni che consiste nel:

- reperire informazioni sulla quantità e la qualità dell'acquisizione di un allievo (> testing);

- definire dei parametri (operazione detta anche scaling) da applicare ai dati del test per ottenere un punteggio (operazione detta anche scoring);

- elaborazione (a) di un giudizio statistico sul rapporto tra un allievo e il suo gruppo, (b) di un giudizio di merito sull'acquisizione avvenuta e (c) di un giudizio rapportato alla personalità del singolo: i suoi punti di partenza, i suoi progressi, le sue capacità. Quest'ultima fase è quella che spesso porta a definire la valutazione come un atto "politico", in quanto mette in gioco tutta una serie di valori ideologici da parte dell'insegnante;

- esprimere del giudizio, che può essere burocratico (il voto in numeri o in lettere) o personalizzato (il giudizio scritto, in cui si fa una diagnosi e, se necessario, si suggerisce una terapia di ripasso, rinforzo o recupero [>]).(> Certificazione).


Variabile affettiva

Questa espressione descrive due fenomeni diversi:

- l'atteggiamento verso la cultura straniera, che influirebbe sulla disposizione, sull'atteggiamento dello studente verso la lingua da apprendere;

- il pregiudizio di facilità (ad esempio, dello spagnolo per italofoni) o di difficoltà (ad esempio, il tedesco), che indubbiamente contribuisce a definire l'atteggiamento di un allievo verso il processo di acquisizione di una lingua.

In entrambi i casi si tratta di fattori che contribuiscono al funzionamento del filtro affettivo [>].


Varietà linguistica > Sociolinguistica.


Verifica

Spesso questo termine viene usato come sinonimo di "valutazione" [>], ma in realtà ne è solo una parte, cioè quella della raccolta di dati (> test) e della definizione di un punteggio.


 Vero-Falso > Scelta multipla.


 Vocabolario > Dizionario vs vocabolario.



Z


ZDAF, ZMP, KDS, GDS

Sono le sigle che corrispondono ai quattro livelli di certificazione [>] ufficiale di conoscenza della lingua tedesca rilasciati dal Goethe Institut.

I titoli sono: Zertifikat Deutsch als Fremdsprache (ZDAF), che è il livello base, cui segue il Zentrale Mittelstufenprufung (ZMP); Kleines Deutsches Sprachdiplom (KDS) è il livello minimo richiesto alle università tedesche per gli stranieri che vogliono frequentarle; il livello avanzato, che corrisponde quasi a quello di un madrelingua, è il Grosses