“Glottodidattica Acquisizionale: Percorsi Naturali di Acquisizione Linguistica in Prospettiva del Docente di Italiano all’Estero”

“Glottodidattica Acquisizionale: Percorsi Naturali di Acquisizione Linguistica in Prospettiva del Docente di Italiano all’Estero”

Autore: 

In Pavan E. (a cura di), Il Lettore di Italiano all’Estero. Formazione linguistica e glottodidattica
Roma, Bonacci Editore, 2005 RECENSIONE

L’autrice dell’intervento presenta alcune fondamentali caratteristiche nell’apprendimento linguistico e le implicazioni glodidattiche che queste dovrebbero presentare per l’insegnante d’italiano. Il processo di acquisizione linguistica dello studente d’italiano, afferma l’autrice, si sviluppa secondo tre prevedibili, macro fasi in sequenza continua, in cui lo studente muove da semplici enunciati a sempre maggiore indipendenza e ricchezza di lessico e strutture morfosintattiche. Soprattutto nel corso della prima e seconda fase di acquisizione (rispettivamente fase pre-basica e basica) lo studente ricorre ad alcuni spontanei meccanismi di apprendimento, quali ad esempio l’uso di forme passepartout—o forme usate frequentemente e con diverse funzioni secondo il contesto— o l’omissione di elementi ritenuti fonicamente e/o comunicativamente non fondamentali (qauli ad esempio, articoli, preposizioni o ausiliari). La consapevolzza sui processi e sulle strategie naturali messe in atto dall’apprendente dovrebbe incoraggiare l’insegnante ad utilizzare sin da subito strategie mirate ed efficaci, di compensazione lessicale o grammaticale. Come esempio, l’autrice propone agli insegnanti di dare agli studenti i mezzi linguistici per usare le perifrasi —consentendo così loro di diventare più indipendenti— o sinonimia o calco. Prima di entrare nello specifico e di offrire esempi chiarificatori su ogni fase di acquisizione linguistica, l’autrice brevemente si sofferma sulla necessità di raggiungere un “rapporto paritetico e di reciproca assistenza” fra linguistica e glottodidattica così da realizzare una serie di obiettivi comuni, quali ad esempio, il disegnare un’ideale sequenza o percorso di acquisizione per lo studente d’italiano o il prevedere e prevenire gli errori più comuni dello studente. Una sezione sull’ importanza della fase d’interlingua nel processo d’acquisizione in quanto dinamico ‘sistema’ con norme e regole proprie che consente una naturale evoluzione di acquisizione linguistica complete infine l’articolo.

luisa.canuto@ubc.ca
University of British Columbia, Vancouver, Canada

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