“Linguistica Tipologica e Insegnamente dell’Italiano nel Mondo”

“Linguistica Tipologica e Insegnamente dell’Italiano nel Mondo”

Autore: 

In Pavan E. (a cura di), Il Lettore di Italiano all’Estero. Formazione linguistica e glottodidattica
Roma, Bonacci Editore, 2005 RECENSIONE

La conoscenza di alcune fondamentali tipologie linguistiche dell’italiano ed il confronto di queste tipologie con quelle proprie di altre lingue, propone il professor Cinque autore dell’articolo, può aiutare l’insegnante nello scegliere quali aspetti grammaticali enfatizzare e come facilitare quindi l’acquisizione della lingua. Insegnare una lingua è un’attività articolata e complessa che richiede l’acquisizione di varie competenze cognitive e metacognitive. La competenza grammaticale o la conoscenza dei meccanismi linguistici o principi parametrizzati dell’italiano consente all’insegnante di mettere in evidenza i concetti ‘generali’ della lingua —anzichè perdersi nei dettagli di regole fin troppo specifiche per lo scopo — e può quindi contribuire sostanzialmente allo sviluppo di strategie più efficaci per l’insegnamento della grammatica e della lingua. L’autore arriva alla conclusione dopo aver brevemente presentato le teorie linguistiche determinanti di Greenberg (1963) — e la sua ricerca degli ‘universali linguistici’ — e di Chomsky (1965, 1976, 2000) — padre della rivoluzionaria teoria della grammatica generativo-trasformazionale e propugnatore della teoria sull’innata abilità umana ad acquisire una lingua — e risposto agli interrogativi fondamentali che ogni teoria linguistica cerca di risolvere (“cosa differenzia fondamentalmente le lingue”; “cosa significa conoscere una lingua” e “come si acquisisce una lingua”) guardando alle caratteristiche dell’apprendimento della lingua in un bambino. La brevità e sistematicità del processo di acquisizione e le ‘limitate’ possibilità di errori grammaticali nei bambini, portano l’autore ad introdurre i principi parametrizzati o i parametri, secondo cui le parole sono organizzate in particolari sintagmi e strutture gerarchiche. Non appena il bambino, ma anche lo studente adulto di lingua, sostiene l’autore, arriva a ‘riconoscere’ o ‘conoscere’ le categorie lessicali e l’ordine in cui sono organizzate potrà intuire anche i meccanismi che governano la lingua. L’insegnante consapevole dei parametri specifici della lingua italiana potrà quindi sviluppare strategie più mirate ed efficaci.

luisa.canuto@ubc.ca
University of British Columbia, Vancouver, Canada

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