Grammatica Insegnarla e impararla

Grammatica Insegnarla e impararla

Perugia, Guerra Edizioni, 2003

Questo volume è rivolto a docenti che insegnano l’Italiano come LS o come L2, ma contiene anche buoni spunti per quei docenti che, rivolgendosi a studenti italofoni, vogliano insegnare la grammatica facendo sì che essa si accompagni a ragionamenti degli studenti piuttosto che a studio “a memoria” di contenuti. L’obiettivo quindi è far costruire la grammatica come un percorso logico e non più trasmetterla come un acritico insieme di regole. Per farlo, le autrici hanno integrato parti teoriche e discorsive, che espongono i risultati della ricerca linguistica e glottodidattica, a momenti di proposte di lavoro (esercizi da svolgere in aula con gli studenti) e di attività (domande di riflessione teorica o esercizi pratici destinati agli insegnanti stessi, affinché riflettano sull’insegnamento dell’Italiano).

L’attenzione di integrare teoria e pratica alla base di questo lavoro, ha quindi l’obiettivo di consentire una riflessione all’insegnante stesso, che è continuamente portato a rivedere il proprio operato, alla luce del fatto che le difficoltà di chi vede e sente una lingua straniera sono in parte specifiche della realtà linguistica che egli affronta, in parte comuni a quelle di ogni discente che approcci lo studio di una lingua, quindi dello stesso italofono che affronti lo studio della grammatica italiana. Ne uscirà pertanto l’elaborazione di strategie di studio specifiche in alcuni casi, in altri la creazione di strategie allargabili e trasversali. Ogni attività è supportata da un commento volto a spiegare come sono stati concepiti gli esercizi, perché vengono proposti e come li si possa utilizzare in modo efficace.

Il testo è inoltre fornito di un glossario e di una bibliografia volti a favorire l’approfondimento di temi specifici e la costruzione di percorsi formativi personalizzati. Il volume compie, a partire dalla riflessione sul concetto di grammatica e sul suo significato, un excursus attraverso la storia della grammatica (la grammatica generativa, la grammatica valenziale, le grammatiche pedagogiche, la grammatica descrittiva) ed attraverso i suoi metodi ed approcci (i metodi strutturali, il metodo diretto, l’approccio comunicativo, l’acquisizione spontanea, i metodi induttivo e deduttivo); evidenzia l’uso degli esercizi nella lezione di grammatica sottolineando come la grammatica debba sempre più essere proposta come pratica induttiva, come scoperta, come attività ludica, per far sì che la regola venga interiorizzata come conquista del discente e non percepita come imposizione del docente; pone inoltre l’accento sull’aspetto pragmatico della lingua proponendo riflessioni ed attività su particelle specifiche della lingua meno tradizionalmente “grammaticali” di altre, senza mai rinunciare a riferimenti al Quadro comune europeo. Vengono, per finire, prese brevemente in considerazione alcune varianti linguistiche, quali la diafasia, la diamesia, la diastratia e la diatonia, che mettono l’accento sulla complessità del termine “grammatica” qualora esso non venga uniformemente inteso nella accezione univoca più comune.

fabiocaon@inwind.it
Università di Venezia

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