Giugno 2008  Supplemento alla rivista EL.LE - ISSN: 2280-6792
Direttore Responsabile: Paolo E. Balboni
Il prefisso arbitrario. Adattamento di una tecnica rodariana di scrittura creativa alla didattica dell'italiano LS/L2 di Manuela Lunati

Un modo di rendere produttive, in senso fantastico, le parole, è quello di deformarle. Lo fanno i bambini, per gioco: un gioco che ha un contenuto molto serio, perché li aiuta a esplorare le possibilità delle parole, a dominarle, forzandole a declinazioni inedite; stimola la loro libertà di “parlanti”, con diritto alla loro personale “parole” (grazie, signor Saussure); incoraggia in loro l’anticonformismo.

 

1. DESCRIZIONE DELLA TECNICA

 

Nel capitolo 8 della sua Grammatica della fantasia Gianni Rodari presenta una tecnica ludica di scrittura creativa centrata sull’uso del “prefisso arbitrario”. Numerose parole italiane sono ottenute per derivazione mediante l’aggiunta di prefissi: sfortunato, bisnonno, disaccordo, semicerchio, microcosmo, maxischermo, etc. Parole legittimate dall’uso e dall’inclusione nei vocabolari. La sfida che Rodari lancia è quella di un’officina di neologismi ottenuti per associazione di un prefisso a dei sostantivi scelti a caso, con successiva definizione del significato della parola fantastica ottenuta.

 

Segue una serie di esempi offerti dallo stesso Rodari:

 

  • lo “stemperino”, che “non serve a far la punta alle matite, ma a fargliela crescere quand’è consunta”;

  • la “bispenna”, che “scrive doppio (e forse serve a scolari gemelli…)”;

  • il “discompito”, cioè “un compito che a casa non bisogna eseguire, ma fare a pezzi…”;

  • il “semifantasma”, “per metà uomo in carne ed ossa, per metà fantasma in lenzuolo e catene”;

  • il “microippopotamo”, che “si alleva in casa, nell’acquario”;

  • la “maxicoperta”, “capace di coprire, d’inverno, tutta la gente che muore di freddo…”.

 

 

2. POSSIBILE APPLICAZIONE ALLA DIDATTICA DELL’ITALIANO LS/L2

 

I principali obiettivi didattici ed educativi dell’applicazione della tecnica rodariana alla didattica dell’italiano LS/L2 sono:

 

  • la riflessione sul significato dei prefissi in italiano; in tale senso, è opportuno che l’attività sia proposta – preferibilmente in fase di rinforzo e controllo - nell’ambito di un’unità didattica in cui siano già state presentate alla classe famiglie di parole ottenute per derivazione mediante prefissi;

  • l’esercizio della fluency, richiesta per l’elaborazione della definizione dei neologismi nonché di esempi d’uso;

  • il rinnovamento della motivazione all’apprendimento basata sul piacere, in considerazione del carattere ludico dell’attività;

  • il miglioramento delle relazioni di classe, attraverso il lavoro a coppie.

 

I destinatari ideali della tecnica sono gli interlocutori prediletti di Rodari: i bambini, per il carattere ludico dell’attività, per l’elemento di sfida, per la componente di manipolazione (anche se solo sul piano verbale), per i possibili esiti comici, per la possibilità di lavoro cooperativo, per il ridotto filtro affettivo che rende possibili proposte più “audaci”.

 

 

3. DESCRIZIONE DELL’ATTIVITÀ

 

In chiusura di capitolo Rodari offre un suggerimento operativo per l’impostazione dell’attività: “Se dovessi prescrivere, qui, un esercizio, suggerirei di compilare due colonne parallele di prefissi e di sostantivi scelti a caso e di coniugarli per sorteggio.”

 

A partire da questa indicazione, si propone all’insegnante di procedere come segue:

 

  1. L’insegnante seleziona una serie di prefissi (in numero corrispondente alla metà degli alunni più uno) e li scrive su dei cartellini. I prefissi sono selezionati tra quelli introdotti nelle precedenti fasi dell’unità didattica (esempio a pag. 3).

  2. L’insegnante seleziona una serie di sostantivi (in numero pari a quello dei prefissi) e li scrive su dei cartellini. I sostantivi sono selezionati in base ad un criterio casuale, badando appena a verificare che essi rientrino tra le conoscenze lessicali pregresse della classe (esempio a pag. 3).

  3. In un primo barattolo colorato l’insegnante colloca i cartellini con i prefissi.

  4. In un secondo barattolo di diverso colore l’insegnante colloca i cartellini con i sostantivi.

  5. L’insegnante stabilisce delle coppie di lavoro.

  6. Un membro di ciascuna coppia pesca un cartellino dal barattolo dei prefissi; l’altro membro di ciascuna coppia pesca un cartellino dal barattolo dei sostantivi.

  7. A ciascuna coppia viene chiesto di scrivere su un foglio la parola risultante dall’aggiunta del suffisso pescato al sostantivo pescato.

  8. L’insegnante scrive alla lavagna la parola risultante dall’aggiunta del suffisso rimasto nel primo barattolo al sostantivo rimasto nel secondo barattolo.

  9. L’insegnante dà le istruzioni sullo svolgimento dell’attività di scrittura; per accertarsi della comprensione, propone di iniziare lavorando tutti insieme sulla parola alla lavagna:

 

  • Per prima cosa, dovete scrivere una definizione per la parola di fantasia che avete ottenuto. Ad esempio, io ho ottenuto la parola CONTROFORMAGGIO. Che cos’è un CONTROFORMAGGIO? Come possiamo definirlo? Chi ha qualche idea?”. L’obiettivo è giungere ad una definizione collettiva del neologismo segnato alla lavagna, che accolga tutti i possibili suggerimenti, a partire da quelli che lo stesso insegnante offre allo scopo di mostrare agli alunni la via della creazione immaginativa (“un formaggio che dopo un po’ di tempo ritorna latte”, “un formaggio che invece di attirare i topi li spaventa”…).

 

  • Come seconda cosa, dovete scrivere una frase in cui compare la nuova parola. Proviamo a farlo con la nostra parola alla lavagna: Ho nascosto in cantina un CONTROFORMAGGIO e tutti i topi sono scappati per la puzza…

 

Compatibilmente con il livello linguistico e di sviluppo cognitivo, la difficoltà del compito può essere incrementata chiedendo agli alunni di includere nell’esempio altre parole di fantasia ottenute a partire dallo stesso prefisso: Sono andato dal CONTROSALUMIERE e ho comprato un CONTROFORMAGGIO per spaventare i topi della mia cantina…

 

  1. Ciascuna coppia lavora per 15-20 minuti alla redazione della definizione e dell’esempio.

  2. Al termine della scrittura, ciascuna coppia legge ad alta voce l’esito del proprio lavoro.

  3. Si può proporre una votazione (segreta, per alzata di mano, per acclamazione) per scegliere la definizione più bella o divertente.

 

Per preparare l’attività si potrebbe proporre alla classe la lettura preliminare del testo di Rodari Il paese con l’esse davanti, interamente costruito sul meccanismo del prefisso arbitrario.

A. Prefissi   B. Sostantivi
ANTI-   CUCINA
AUTO-   FRATELLO
BIS-   LIBRO
CONTRO-   DOTTORE
EX-   BOTTIGLIA
MAXI-   FORMAGGIO
MINI-   PANTALONI
MULTI-   TRENO
SUPER-   GATTO
SEMI-   NAVE
VICE-   DIVANO

 

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