L’insegnamento delle lingue nei nuovi corsi di laurea

L’insegnamento delle lingue nei nuovi corsi di laurea

Autore: 

Trieste, Edizioni Goliardiche, 2003, pagg. 161

I saggi contenuti nel volume presentano riflessioni e proposte metodologiche relative all’insegnamento delle lingue straniere nei nuovi corsi di laurea.

Cangià esplora il concetto di glottodidattica alla luce della sua componente multidisciplinare.

Nell’ambito delle micro-lingue scientifico-professionali Bukies sottolinea la necessità di fornire ai discenti una formazione al tempo stesso accademica e professionalizzante. In questo prospettiva obiettivo primario dei corsi di linguaggio specialistico dovrebbe essere, come sostiene l’autrice, l’acquisizione di competenze comunicative e interculturali congiuntamente allo sviluppo di una competenza linguistica generale declinata sulle caratteristiche delle varie tipologie di testi di carattere specialistico. Come linee guida per i corsi di lingua di facoltà scientifiche Sisti (vedi scheda) propone lo studio della retorica del testo scientifico mediante l’analisi delle caratteristiche fonologiche, grammaticali, lessicali, pragmatiche ed in particolare morfo-sintattiche del testo d’argomento specialistico. Baldry si fa promotore dell’utilizzo di un sistema-autore in grado di codificare, sulla base di una grammatica multimodale, i filmati in ogni loro componente semiotica.

In una prospettiva teorica neorelativista Salmon pone l’accento sull’aspetto pragmatico dei culture shifts. Mediante l’applicazione dei concetti di asimmetria e di equifunzionalità l’autrice esemplifica e propone l’analisi dei culture shifts per promuovere l’acquisizione della componente pragmatica delle LS. All’interno del paradigma proposto da Hatim e Mason, che definisce la traduzione come processo comunicativo, Navarro identifica nella traduzione letteraria lo strumento atto a promuovere nei discenti l’acquisizione di competenze semantico-pragmatiche nelle LS. L’autrice sostiene inoltre il ricorso alla retorica testuale comparata e all’analisi contrastiva che indica come componenti essenziali del processo traduttivo. Nell’ambito della pragmatica contrastiva Sini propone l’utilizzo di corpora paralleli per sensibilizzare i discenti ad un uso dei legami logici coesivi interfrasali che ne rispecchi la frequenza e le modalità d’uso nella LS. Nel suo studio, condotto nelle classi del secondo ciclo di una scuola elementare, Donzelli presenta un’analisi della classe di LS come ambiente lessicale. Gilbert offre una riflessione sulla figura del lettore di madrelingua sottolineando in particolare il ruolo che questi può avere nella promozione di una didattica interculturale. Il testo si rivolge a docenti di LS e studenti di glottodidattica interessati all’insegnamento delle LS a livello universitario e non solo.

giocarloni@hotmail.com
Università di Urbino

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