Febbraio 2012  Supplemento alla rivista EL.LE - ISSN: 2280-6792
Direttore Responsabile: Paolo E. Balboni
L’italiano in Costa Rica. A colloquio con Annamaria Rimolo di Camila Paula Camilotti

ABSTRACT

L’insegnamento della lingua italiana in Costa Rica, se paragonato con l’insegnamento delle altre lingue straniere, è ancora, purtroppo, poco diffuso. L’italiano è generalmente insegnato presso la Dante Alighieri e in altre istituzioni private. Nell’Università del Costa Rica sono attivi quattro corsi di livello principiante e quattro di livello intermedio. Eventi e iniziative culturali per diffondere la lingua italiana vengono pure promossi presso la comunità di San Vito, fondata da immigrati italiani. In questa intervista del giugno 2011, Annamaria Rimolo, linguista, ricercatrice e docente presso l’Università del Costa Rica, condivide con il lettore una serie di riflessioni sullo stato dell’italiano nel paese.

 

Gentile dottoressa Rimolo, ci può descrivere come e dove viene insegnata la lingua italiana in Costa Rica?

In Costa Rica (circa 51.000 kmq, cioè un sesto della superficie dell’Italia), la lingua italiana è purtroppo poco insegnata nel sistema scolastico. Ci sono 8 scuole elementari e una scuola superiore nella regione di San Vito e 5 scuole superiori (pubbliche e private) a San José, la capitale del paese. In ordine di importanza, le lingue straniere insegnate in Costa Rica sono l’inglese, il francese e poi, a seguire, tedesco, portoghese, italiano, cinese mandarino, giapponese, russo, polacco e arabo.
Non dimentichiamo gli istituti di lingua: c’è la Dante Alighieri (4 sedi) e alcuni istituti privati.
Presso l’Università del Costa Rica (università statale, dove lavoro), ci sono 4 corsi di livello principiante e 4 di livello intermedio, con un numero approssimativo di 120 studenti per livello. I tipi di valutazione sono esami intermedi durante i corsi e esami. Il metodo adottato all’UCR è quello comunicativo e la grammatica si presenta tanto induttivamente quanto deduttivamente. Fra gli strumenti multimediali utilizzati abbiamo DVD, registrazioni audio, CD-rom didattici, presentazioni in power point e siti internet.

 

San Vito è un distretto fondato da immigrati italiani. Da dove provengono? Quale italiano si parla? La comunità promuove eventi o iniziative per tutelare la lingua madre?

L’origine di San Vito è agricola. Agli inizi del 1952 circa settanta persone (da diverse parti d’Italia) hanno fondato San Vito. Data la grande varietà di regioni di provenienza e di dialetti, la lingua parlata fra di loro era l’italiano. A San Vito c’è la Dante Alighieri che promuove eventi e iniziative culturali.

 

Quali sono le ragioni che spingono gli studenti costaricensi ad avvicinarsi all’italiano? Qual è il profilo di un giovane appassionato alla lingua di Dante?

I costaricensi pensano che l’italiano sia una lingua romantica e piacevole. Tanto i giovani quanto i meno giovani si avvicinano all’italiano non per ragioni professionali, come avviene per l’inglese, ma per piacere.

 

Come vede il futuro della lingua italiana in Costa Rica?

Credo che ci sarà sempre gente disposta e interessata a imparare la lingua italiana.

 

E sul versante delle abilità linguistiche, quale può risultare la più delicata da trattare con una classe costaricense? E quali sono le strategie didattiche per gestirla al meglio?

Lo sviluppo delle abilità è un obiettivo fondamentale. Si mette in evidenza il fatto che la maggior parte delle situazioni d’uso della lingua coinvolge un misto di abilità. In classe, ad esempio, a un allievo può essere richiesto di ascoltare un’esposizione dell’insegnante, di leggere un testo silenziosamente o ad alta voce, di interagire con i compagni o di scrivere su una certa esperienza.
Ad ogni modo la linguistica applicata contemporanea attribuisce al parlato una priorità superiore.

 

Ci sono dei corsi di traduzione nelle università costaricensi?

Sì, ci sono corsi di traduzione, limitati tuttavia all’inglese e al francese.

 

Esistono dei corsi di italiano microlinguistico?

No.

 

Infine, come vede il momento storico e culturale che l’Italia sta attraversando?

A dire la verità capisco sempre meno quel che accade in Italia. Ma questa confusione si sente a livello globale. Quel che sta succedendo nel mondo è frutto di una crisi strutturale del sistema. Certamente, con quello che è accaduto in Italia con il referendum si sente un po’ d’aria fresca…

Laboratorio Itals newsletter

Iscriviti per essere notificato quando é disponibile un nuovo numero del Bollettino ITALS

Abbonamento a Laboratorio Itals newsletter feed

Contatti

Per informazioni contattaci ai seguenti recapiti


Per informazioni sui Master: