Giugno 2006  Supplemento alla rivista EL.LE - ISSN: 2280-6792
Direttore Responsabile: Paolo E. Balboni
La scatola magica. Schede di italiano LS per bambini sloveni di 5/6 anni non ancora alfabetizzati di Annamaria Zeriali


 

1. PREMESSA

 

La scatola magica è un progetto, nato dalla necessità di strumenti operativi per l’insegnamento dell’italiano LS a bambini di lingua slovena di 5/6 anni non ancora alfabetizzati. In questo articolo sono riportati alcuni esempi di schede e relative attività nonché una breve descrizione del sistema scolastico sloveno.

 

 

1.1 LA SLOVENIA

 

Tra gli stati che confinano con l’Italia c’è la Slovenia - piccolo stato di quasi 2 milioni di abitanti con capitale Lubiana - costituitosi nel 1991 con la graduale dissoluzione della Jugoslavia.

Gli Sloveni hanno potuto riunirsi in uno stato nazionale solo recentemente, prima hanno fatto parte dell’Impero Austro-Ungarico, poi della “Kraljevina SHS” ed infine dello stato multietnico della Jugoslavia. Per questa ragione sono stati sotto l’influsso delle culture dominanti e a contatto con lingue diverse, tra le quali l’italiano nella zona costiera. A lungo ha prevalso prima l’influsso del tedesco e poi durante la Jugoslavia quello del serbo-croato. Quest’esposizione ha contribuito a sviluppare un atteggiamento di apertura verso l’apprendimento delle lingue e sin dal dopoguerra si è provveduto al loro insegnamento. A questo bisogna aggiungere il numero limitato di persone che parlano o comprendono lo sloveno, che in un certo qual modo “costringe” gli Sloveni ad imparare le altre lingue.

In tutto il litorale sloveno, rappresentato dal triangolo delimitato dalle cittadine di Capodistria, Pirano e Isola, l’italiano è considerato come L2 “jezik okolja” e questo per le radici storico-culturali che legano questa zona all’Italia, inoltre essendo zona di confine gli scambi commerciali e culturali tra i due Stati erano e sono molteplici e frequenti. La lingua italiana è compresa dalla maggior parte degli abitanti della zona confinaria, che va dal litorale adriatico sino alla città di Nova Gorica e molti sono anche i pendolari che lavorano o studiano in Italia, come anche i matrimoni misti. A questo va aggiunto il turismo che mette le due lingue in contatto pressoché quotidiano. I giornali italiani sono reperibili ovunque e lo stesso dicasi per la televisione italiana. Esiste pure un canale televisivo e radiofonico “RTV Capodistria” che trasmette quotidianamente programmi in lingua italiana. Nell’arco degli anni sono stati promossi diversi progetti di collaborazione tra la televisione nazionale italiana e quella slovena - dal magazine televisivo Alpe-Adria, all’idea di una televisione transfrontaliera LYNX NT 2000.1 In Italia dall’altra parte, vive una piccola minoranza di lingua slovena e così gli scambi tra le due etnie sono arricchiti da progetti di collaborazione che inglobano anche l’istruzione e l’aggiornamento degli insegnanti.

La richiesta d’insegnamento della lingua italiana è costante e in continua crescita anche nell’ottica dell’apprendimento di almeno due lingue europee.2 Il numero complessivo di studenti è però difficilmente quantificabile. Le possibilità di imparare l’italiano sono molteplici e offerte sia dalle scuole pubbliche - dalla scuola elementare all’università - sia dalle scuole di lingue private. Quest’ultime sono dislocate prevalentemente nella zona che confina con l’Italia e nella capitale e propongono corsi di diverso tipo - dai corsi base a quelli sui linguaggi settoriali.

Sul territorio sloveno si trovano invece diverse tipologie di scuole pubbliche:

scuole con lingua d’insegnamento italiana;

scuole dove l’italiano è insegnato come L2;

scuole dove l’italiano è insegnato come LS.

 

 

1.2 SISTEMA SCOLASTICO SLOVENO

 

Negli ultimi anni il sistema scolastico sloveno è stato sottoposto ad un graduale cambiamento, innalzando a nove anni la durata della scuola dell’obbligo.

Il sistema è oggi così strutturato:

-scuola dell’infanzia (3-6 anni)

-scuola “elementare” (6-15 anni) suddivisa in tre cicli triennali, nei quali la prima lingua straniera è l’inglese - obbligatorio dalla quarta classe o eventualmente anche dalla prima alla terza come materia facoltativa. L’accostamento alla lingua straniera compare relativamente tardi rispetto alla realtà italiana, anche se sono sempre più frequenti i laboratori facoltativi di lingua straniera attuati sin dalla prima classe; quello che però viene a mancare è un coordinamento tra le materie obbligatorie e quelle facoltative, non essendoci punti di contatto tra gli insegnanti. Nei primi due trienni l’insegnamento è impartito per ambiti disciplinari dal docente di classe eccezion fatta per le materie facoltative.

-scuola “media” (15-18/19 anni) di 4 o 5 anni suddivisa in licei e istituti tecnici e professionali

-università con diverse tipologie di corsi di laurea e post laurea.

 

1.3 SCUOLE CON LINGUA D’INSEGNAMENTO ITALIANA

 

Il litorale sloveno, come menzionato, è considerato zona bilingue. La minoranza italiana ha scuole con lingua d’insegnamento italiana, dove tutte le materie sono insegnate in italiano con l’integrazione di 5 o 6 ore settimanali di sloveno sin dalla prima classe. Queste scuole pur essendo prevalentemente rivolte agli alunni della minoranza, sono aperte a tutti. Ci sono così alcune scuole materne, 3 scuole elementari e 3 scuole superiori di lingua italiana.

 

1.4 L’INSEGNAMENTO DELL’ITALIANO COME L2 NELLA SCUOLA DELL’OBBLIGO

 

Nelle scuole elementari slovene del litorale l’italiano è materia obbligatoria sin dalla prima classe per complessive 560 ore, nei nove anni della scuola dell’obbligo. L’italiano L2 è insegnato in 17 scuole dell’obbligo e 7 scuole secondarie. Le scuole non sono bilingui ma comprendono nel curricolo l’insegnamento dell’italiano in maniera continuata sin dalla più tenera età. Gli alunni hanno 2 ore settimanali d’italiano di 45 minuti o 3 ore di 30 minuti nelle prime classi e l’italiano è insegnato in un concetto di educazione semiotica, globale all’interno della programmazione curricolare. La filosofia di fondo dei programmi per l’insegnamento delle lingue straniere è l’approccio comunicativo umanistico-affettivo atto a favorire la competenza comunicativa e non solo quella linguistica.

I programmi sono definiti a livello nazionale e contengono gli obiettivi specifici d’apprendimento in base alle indicazioni contenute nell’European Language Framework. Alla fine del primo triennio è previsto il raggiungimento del livello A1, alla fine del secondo il livello A2 e al completamento del percorso “elementare” il livello B1 con relativo esame finale scritto e orale.

 

1.5 L’INSEGNAMENTO DELL’ITALIANO COME LS NELLA SCUOLA DELL’OBBLIGO

 

Nelle rimanenti zone della Slovenia l’italiano è considerato LS ed è insegnato come materia facoltativa “dodatni interesni krozek”. Non è previsto un programma ministeriale bensì è demandato all’insegnante. L’italiano può però essere insegnato già dalla prima classe per una/due ore settimanali di max 45 minuti. Dalla settima classe le lingue straniere diventano due e gli studenti possono optare per l’italiano come seconda lingua straniera per complessive 210 ore nell’ultimo triennio. In questo caso la lingua italiana è inserita tra le materie obbligatorie ed è valutata. Gli studenti hanno però la possibilità di recedere dall’insegnamento della seconda lingua straniera dopo uno o due anni scolastici.

Nella modalità di italiano LS il docente insegna solo la lingua italiana coprendo in linea di massima la necessità di tutte le classi del percorso “elementare” dalla prima alla nona.

Così sebbene molte scuole si trovino a pochissimi chilometri di distanza dall’Italia, l’insegnamento dell’italiano non è previsto nel curricolo se non come materia integrativa, a scelta e non obbligatoria. Questa però dà la possibilità di insegnare l’italiano come materia facoltativa sin dalla prima classe elementare. Essendo facoltativa non esiste un programma nazionale né ci sono indicazioni precise sugli obiettivi minimi d’apprendimento. L’insegnante è così libero di seguire un programma o piano di lavoro senza vincoli, questo può essere un vantaggio ma anche un limite e motivo di disagio per un insegnante, magari alle prime armi.

A questa premessa va aggiunto che in Slovenia, a differenza del sistema scolastico italiano, l’alfabetizzazione nella lingua materna è un processo lungo che si compie nell’arco di due anni scolastici e termina in terza classe. L’incontro con la lingua scritta è dilazionato nel tempo e avviene dopo un lungo periodo di approccio orale e lo sviluppo dell’abilità di scrittura è molto graduale. Le attività programmate per la prima classe sono principalmente orali e sono portate avanti contemporaneamente da un’insegnante della scuola elementare e una della scuola dell’infanzia. L’accento è posto sullo sviluppo delle abilità ricettive orali e sulla motricità, utilizzando prevalentemente la metodologia ludica.

L’insegnamento della lingua italiana s’inserisce come materia pienamente facoltativa e in un orario postmeridiano, con un gruppo di bambini variabile e a volte di diversi livelli. Alcuni bambini possono conoscere l’italiano perché in contatto con italofoni, per altri invece questo rappresenta il primo e unico contatto con la lingua italiana. Come già menzionato, l’insegnante di lingua italiana (o qualsiasi altra lingua o attività) – essendo queste materie facoltative – non è inserito nel team degli insegnanti e non è legato ad una programmazione interdisciplinare, come anche non è legato ad alcuna indicazione nazionale per quanto concerne gli obiettivi minimi d’apprendimento.

Da qui l’idea della creazione di un quaderno con delle schede operative che possano essere da supporto agli insegnanti con esercizi adatti a bambini non ancora alfabetizzati e basati sulle diverse teorie educative aventi come scopo principale o filo conduttore la globalità dell’educazione.3 Su questi principi si è cercato di unire una materia facoltativa ai contenuti del curricolo, affinché l’insegnamento dell’italiano non si riduca a una mera appendice isolata dal contesto curricolare.

 

2. LA SCATOLA MAGICA

 

Le schede proposte sono riunite sotto il titolo La scatola magica, titolo che per se stesso vuole lavorare sulla naturale curiosità dei bambini e proprio una scatola “magica” avrà un ruolo dominante nell’insegnamento dell’italiano. Ogni ora di italiano sarà introdotta dall’insegnante presentando la scatola magica, dalla quale usciranno tutti i realia e il materiale didattico necessario allo svolgimento della lezione stessa.

L’approccio sul quale sono basate le schede è quello comunicativo umanistico-affettivo e le metodologie usate sono prevalentemente la metodologia ludica e il Total Physical Response. Quest’ultimo molto utile principalmente nella fase iniziale dell’alfabetizzazione, quando i bambini conoscono appena poche parole della LS.4

Il quaderno si compone di venti schede, ad ognuna è abbinata un’attività con diverse varianti. Le schede possono essere usate anche in ordine sparso e si prestano ad essere utilizzate in modi diversi.

Ogni scheda ha tre smiley che i bambini colorano a scheda effettuata e valutano quanto hanno appreso. Colorano un smiley se reputano il lessico e le attività abbastanza difficili, due smiley se relativamente facili e tutti e tre per comunicare che le attività erano facili.

 

2.1 LA SCATOLA MAGICA - PIANO DIDATTICO

 

Lo scopo primario del programma è l’educazione linguistica identificata nelle mete educative della culturizzazione, della socializzazione e dell’autopromozione e in modo semplificato nelle funzioni rispondenti ai tre livelli di relazioni personali: IO, IO e TE e IO e IL MONDO. Per un insegnamento linguistico completo, queste funzioni devono essere presenti anche nel curricolo dell’insegnamento della LS a livello elementare. Le mete da perseguire sono la conoscenza di modelli culturali diversi, lo sviluppo di un pensiero critico e del relativismo culturale, il favorire l’acquisizione degli strumenti necessari per un confronto tra la propria cultura e le altre, la possibilità di poter stabilire dei contatti sociali con chi parla una lingua diversa, in questo caso l’italiano, in una civiltà sempre più articolata e l’autopromozione stimolando negli alunni la fiducia in se stessi tramite ciascun progresso, il che favorisce un atteggiamento positivo verso la lingua straniera per se stessa. Nei primi anni d’insegnamento d’una LS si prediligerà lo sviluppo delle abilità ricettive e produttive orali nel rispetto della delayed oral practice. Ogni bambino attraversa un periodo più o meno lungo nella fase dalla comprensione alla produzione e queste tappe non vanno forzate.

 

2.2 LA SCATOLA MAGICA - OBIETTIVI GENERALI

 

La maggior parte di questi obiettivi sono trasversali e mirati ad uno sviluppo cognitivo-affettivo globale. A questi vanno aggiunti obiettivi linguistici mirati all’avvicinamento alla LS e ai diversi aspetti culturali:

-acquisire e sviluppare abilità d’ascolto

-sviluppare le abilità di comprensione e espressione orale

-sviluppare la comprensione globale

-incoraggiare gli alunni a coesistere e condividere

-sviluppare capacità di intuizione, anticipazione e deduzione

-sviluppare un atteggiamento positivo verso la LS favorendo la fiducia in se stessi (self-esteem)

-riconoscere e riprodurre i suoni e i ritmi dell’italiano

-apprendere un vocabolario minimo che comprende espressioni collegate: ai numeri, ai colori, all’ambiente scolastico, agli animali domestici e ad alcune festività

-comprendere e eseguire semplici comandi nella LS

-discriminare gli oggetti in base al colore o al numero e abbinare colori, figure, animali, oggetti.

 

2.3 LA SCATOLA MAGICA - UNITÀ TEMATICHE E LESSICO PRINCIPALE

 

Le unità tematiche e il lessico sono strettamente legati al mondo dei bambini, alle loro esperienze e attività. Le unità tematiche, le strutture comunicative come anche il lessico anche se semplificati, rispecchiano il programma ministeriale sloveno sugli obiettivi e i contenuti per l’insegnamento della lingua slovena e della lingua italiana L2 nella prima classe elementare:

 

MI PRESENTO – CIAO, IO SONO … BUONGIORNO

LA SCUOLA – VADO A SCUOLA, LA MAESTRA , I BAMBINI

LA CLASSE – LA MATITA, IL QUADERNO, LA PENNA, I COLORI, IL PORTAMATITE, IL BANCO, LA SEDIA

I COLORI - ROSSO, GIALLO, VERDE, BLU, ROSA, BIANCO, NERO, MARRONE, ARANCIONE, GRIGIO

 

I NUMERI – DA 1 A 10

IL CORPO UMANO – LE BRACCIA, LE GAMBE, LA TESTA, I PIEDI, LE MANI

LE STAGIONI – INVERNO, PRIMAVERA, ESTATE, AUTUNNO

LA FRUTTA – MELA, PERA, BANANA, FRAGOLA, CILIEGIA

COMPLEANNO – OGGI E’ IL MIO COMPLEANNO. HO 6 ANNI. TANTI AUGURI A TE. LA TORTA, LA FESTA, I PALLONCINI, I REGALI

LE FESTIVITA’ – IL NATALE, BABBO NATALE, IL CARNEVALE

 

2.4 LA SCATOLA MAGICA - STRUTTURE COMUNICATIVE

 

Le strutture comunicative si riferiscono a delle routines, alcune usate principalmente dall’insegnante e solo in parte dagli alunni. L’uso di determinate routines linguistiche avvicina il bambino alla lingua con input facilmente comprensibili che inibiscono il filtro affettivo.

Il rischio che si può correre usando soltanto la LS è di traumatizzare i bambini con un impatto forte, perciò l’introduzione alla LS sarà graduale e flessibile. L’insegnante userà il teacher talk usando sempre più la LS e per rendersi comprensibile si avvallerà dell’uso di materiale didattico, di gesti, mimica…Gli enunciati dovranno essere brevi, semplici e contenere poche strutture: il tempo presente, parole comprensibili, comuni e collegate al mondo dei bambini.

 

MI PRESENTO

Ciao. Come ti chiami? Io sono … Buongiorno… Come stai? Mamma, papà, fratello, sorella, nonno, nonna.

 

LA SCUOLA

Io vado a scuola. La mia maestra si chiama…

 

LA CLASSE

In classe ci sono i bambini. In classe ci sono i banchi e le sedie. La classe è grande.

Apri la porta. Chiudi la porta. Prendi la penna. Apri il quaderno.

Cos’è questo? E’ una matita Che cos’hai? Ho una penna. Ho tante matite colorate.

Scrivo nel quaderno.

 

I COLORI

Ho tanti colori: giallo, verde, rosso, blu, rosa, bianco, nero, marrone.

Di che colore è la matita (quaderno, banco) ?La matita è blu. Il quaderno è giallo. Il banco è verde.

 

I NUMERI

So contare 1, 2, 3 … Ho una penna blu. Ho due quaderni. Ho due matite rosse.

 

IL CORPO

Alza le braccia. Muovi le mani. Alza la gamba.

 

LE STAGIONI

L’inverno è freddo. In inverno c’è la neve. L’estate è calda. In estate vado al mare. In primavera ci sono tanti fiori. In autunno cadono le foglie.

 

LA FRUTTA

La mela. La mela è rossa. La pera. La pera è buona.

La fragola. La fragola è dolce. La ciliegia. La ciliegia è rossa.

 

IL COMPLEANNO

Oggi è il mio compleanno. Ho 6 anni. Ho una grande torta, i palloncini e i regali.

 

LE FESTIVITA’

E’ Natale. Arriva Babbo natale. E’ carnevale. Ci sono tante maschere.

 

3. ALCUNI ESEMPI DI SCHEDE E ATTIVITÀ

 

 

LA SCATOLA MAGICA

Il quaderno di

____________________

 

SCHEDE DI ITALIANO

 

Scheda n°1

Ciao! Io sono _________

Attività orale

Titolo: Presentazioni

Obiettivi specifici: funzione personale il sapersi presentare e chiedere il nome o altre informazioni di base; arricchimento lessicale

Livello: bambini scuola dell'infanzia/prima classe scuola primaria

Tempi: 10 minuti

Materiali: palla di gomma piuma

Note: attività che può essere svolta per alcuni minuti in svariati momenti della giornata o della lezione

Attività: Si dispongono i bambini in cerchio. Le strutture linguistiche utilizzate possono essere ad esempio: "Come ti chiami?" "Mi chiamo ..."

Un bambino lancia la palla al suo compagno dicendo: "Come ti chiami?". Il bambino al quale è stata lanciata la palla, la prende e risponde: " Mi chiamo ..." A sua volta rilancia la palla ad un altro compagno chiedendogli: "Come ti chiami?" e così via. Il gioco può essere ripetuto usando altre strutture.

Segue poi la compilazione della scheda numero uno nella quale i bambini liberamente disegnano se stessi.

 

SCHEDA N°1

CIAO, IO SONO _______________

 

 

 

 

 

Scheda n°5-6 (colori)

Attività orale

Obiettivi specifici:riconoscimento dei colori, abbinamento colori -immagini/oggetti.

Livello: scuola dell’infanzia/prima classe scuola primaria

Tempi:10’/15’

Contenuto scatola magica: cartoncini con i diversi colori. L’insegnante mostra i cartoncini con i diversi colori, pronunciando il nome del colore. I bambini ripetono i nomi dei colori assieme all’insegnante. In un secondo tempo la maestra può estrarre dalla scatola immagini o oggetti e i bambini devono dire il colore. Eventualmente ad un livello più avanzato i bambini possono anche esprimersi in frasi complete. L’insegnante mostra l’immagine del sole. I bambini possono rispondere: “Il sole è giallo.”

Titolo: rosso, giallo, verde, blu

Obiettivi specifici: arricchimento/rinforzo lessicale; dire i nomi dei colori, pronunciare le parole

Livello:bambini scuola dell’infanzia/prima classe scuola primaria

Tempi: 10 minuti

Attività: Si dispongono i bambini in cerchio con un bambino nel mezzo. Il bambino che sta nel cerchio indicando uno a uno i suoi compagni recita: "Rosso, giallo, verde, blu esci fuori proprio tu." L'ultimo bambino indicato esce dal gruppo, vince chi resta ultimo. Il gioco può avere diverse varianti: a) al posto di far uscire l'ultimo bambino di volta in volta indicato, egli può entrare nel cerchio al posto del suo compagno; b) rosso, giallo, verde, blu sono parole con le quali è facile fare rima, esempio: "rosso, giallo, verde, blu ora salti proprio tu...ora scrivi...ora...proprio tu

Dopo l’attività orale possono essere completate diverse schede – dalla 5 alla 8 – anche in ordine sparso.

 

Scheda n°5

Titolo: La tavolozza dei colori

Obiettivi specifici: arricchimento e/o rinforzo lessicale; distinzione dei nomi dei diversi colori con abbinamento immagine-parola

Livello: bambini prima classe scuola primaria

Tempi:20/30 minuti

Materiali: cartoncini, colori, forbici, pennelli

Attività: Si distribuisce un cartoncino (formato A4) sul quale è disegnata la tavolozza dei colori. Se i bambini conoscono le lettere si possono scrivere i  nomi dei singoli colori e i bambini possono leggere le parole e colorarli da soli (attività di livello più difficile) se invece i bambini non conoscono le lettere, l'insegnante mostra un colore per volta e fa colorare la parte corrispondente della tavolozza. Quando hanno finito di colorare, ritagliano la tavolozza, l'insegnante distribuisce loro dei pennelli e si gioca a fare i pittori e a colorare la classe. I bambini eseguono comandi: "Coloriamo i banchi di verde!" e i bambini che hanno tanta immaginazione, colorano i banchi di verde. I comandi possono essere dati al gruppo intero oppure a singoli bambini.

 

Scheda n°6

Titolo: I colori

Obiettivo specifico: riconoscere i colori, dire i nomi dei colori in italiano, abbinare immagini al colore corrispondente.

Tempi: 10’/15’

Attività di abbinamento di una cosa/animale al colore corrispondente. I bambini devono riconoscere i diversi oggetti disegnati e poi abbinarli al colore giusto.

 

 

SCHEDA N°5

LA TAVOLOZZA DEI COLORI

 

 

SCHEDA N°6

I COLORI

 

 

SCHEDA N°12

SO LEGGERE!

 

Scheda n°12 (verifica)

Titolo: So leggere!

Obiettivo specifico: verificare acquisizione lessico riguardante gli oggetti scolastici, riflettere su ciò che si è appreso

Attività: i bambini colorano la scheda e poi “leggono” – dicono i nomi dei diversi oggetti raffigurati. I bambini possono riferire i nomi degli oggetti scolastici oppure esprimersi in frasi complete (La matita è verde), in proporzione alle loro capacità e livello.

 

BIBLIOGRAFIA

 

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Balboni, E. Paolo, (1994) Didattica dell’italiano a stranieri, Roma, Bonacci Editore

 

Balboni, E. Paolo, (1998) Tecniche didattiche per l’educazione linguistica, Torino, UTET Libreria

 

Caon, Fabio/Celentin, Paola (2002) I giochi dei bambini italiani. Giochi e attività linguistiche per l’insegnamento dell’italiano

 

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SITOGRAFIA

 

http://www.zrss.si

Zavod Republike Slovenije za Solstvo - Istituto d’Educazione Repubblica di Slovenia. Sito ufficiale della Repubblica di Slovenia per l’educazione nel quale sono reperibili tutte le informazioni concernenti l’istruzione in Slovenia. Le informazioni sono principalmente in sloveno, parte di esse è reperibile in italiano o inglese.

 

http://www.istruzione.it/buongiorno_europa/potenza.shtml

Sull’apprendimento delle lingue in Slovenia - articolo pubblicato sul sito del MIUR e tratto dalla relazione della dott.ssa Nives Zudic Antonic nell’ambito del convegno Parlare il Mondo: L’apprendimento delle lingue per la mobilità e lo sviluppo, svoltosi a Potenza il 27-28 settembre 2004 e promosso dallo stesso Ministero.

 

http://www.itals.it

Sito dell’Università Ca’ Foscari di Venezia per l’insegnamento dell’italiano LS o L2.

 

http://www.tprsource.com/ ; http://www.tpr-world.com/ABC.html

Siti in inglese sul Total Physical Response. In questi siti si possono trovare formazioni utili sulla nascita, lo sviluppo e l’utilizzazione di questa metodologia, inoltre si possono trovare riferimenti bibliografici e anche acquistare libri.

 

http://www.self-esteem-international.org

Questo è il sito ufficiale (americano) sulla promozione e l’educazione alla self-esteem. In questo sito si trovano informazioni bibliografiche, articoli, si possono acquistare testi e vedere i calendari dei corsi tenuti molto spesso dal Presidente dell’associazione il dott. Robert Reasoner.

 

http://www.braingym.org

Un altro sito in inglese sulla stimolazione dell’attività celebrale operando su tre dimensioni: la lateralità, la concentrazione, la centralità. Nel sito si possono trovare riferimenti bibliografici, calendari dei corsi (USA) e altre informazioni utili sul possibile utilizzo della braingym a scuola.

1 Le informazioni sulla tv transfrontaliera sono contenute nella tesi di laurea di Gergolet Peter, LYNX NT 2000: una televisione unica in Europa, Università degli Studi di Trieste, 2001-02 Relatore Prof. Euro Metelli.

2 Commissione Europea, (1996) Insegnare e apprendere-Verso la società conoscitiva, Libro bianco su istruzione e formazione

3 Morin, Edgar (1999) La testa ben fatta. Riforma dell’insegnamento e riforma del pensiero, Milano, Raffaello Cortina

Morin, Edgar (2001) I sette saperi necessari all’educazione del futuro, Milano, Rafaello Cortina

 

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