Novembre 2011  Supplemento alla rivista EL.LE - ISSN: 2280-6792
Direttore Responsabile: Paolo E. Balboni
F. Bosc, C. Marello, S. Mosca, Saperi per insegnare – Formare insegnanti di italiano per stranieri. Un’esperienza di collaborazione fra università e scuola di Gianluigi Bodi

CURATORI: F. Bosc, C. Marello, S. Mosca
TITOLO: Saperi per insegnare – Formare insegnanti di italiano per stranieri. Un'esperienza di collaborazione fra università e scuola
CITTÀ: Torino
EDITORE: Loescher
ANNO: 2006

 

“Saperi per insegnare” è un testo che raccoglie le testimonianze di un'esperienza pluriennale di formazione che ha visto coinvolta l'Università di Torino, L'Ufficio Scolastico Regionale del Piemonte e il MIUR. Più di una ventina di voci si avvicendano per dare una panoramica dell'insegnamento dell'italiano come L2, soffermandosi particolarmente sull'esigenza di essere in grado di formare i formatori. Il Volume è diviso in quattro parti che affrontano l'insegnamento dell'italiano a straniero da diverse prospettive. La prima parte, “Il Percorso Formativo”si occupa di definire la situazione della formazione dell'insegnante di italiano L2 nelle scuole e nelle università. Si fornisce un quadro dettagliato di alcuni progetti che si occupano della formazione dei docenti di italiano a stranieri. Inoltre, viene presentata anche una panoramica della situazione italiana dal punto di vista del multiculturalismo e dando delle possibili soluzioni in bilico tra il laboratorio e la lezione in classe. Nella seconda parte, “Aspetti della formazione”, vengono analizzati quegli aspetti che non possono essere trascurati nell'insegnamento della lingua italiana a stranieri. Tali aspetti comprendono il rapporto che l'insegnante deve instaurare con la lingua madre degli alunni e le identità degli alunni, che sono sempre da considerarsi come il risultato della propria cultura di nascita. Un altro elemento analizzato è il rapporto tra libro di testo e alunni. Talvolta il linguaggio utilizzato dai libri di testo è di ardua comprensione per gli alunni stranieri è quindi auspicabile che oltre a far acquisire agli alunni i contenuti disciplinari si lavori anche per fargli acquisire i modi per dirli. Nella terza parte, “Il retroterra degli allievi”, si concentra sull'allievo. Le difficoltà che un allievo può incontrare nell'apprendimento della lingua italiana possono essere una testimonianza di quanto la lingua madre possa influenzare la produzione della L2. Nel testo sono presenti alcune testimonianze che riguardano alunni arabofoni, ispanofoni e sinofoni. Nella quarta parte, “I laboratori” sono proprio i formatori a lasciare la propria testimonianza, proponendo una serie di esperienze didattiche avvenute prima, dopo e durante i corsi. Il volume è corredato da un Cd-rom che presenta, tra le altre cose, una lista di morfemi fondamentali per imparare l'italiano, un'esperienza didattica in una classe plurilingue, un questionario di auto osservazione e altri contributi multimediali.

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