“Studiare in un ambiente facilitante: l’approccio ludico e cooperativo per la lingua dello studio”

“Studiare in un ambiente facilitante: l’approccio ludico e cooperativo per la lingua dello studio”

in GRASSI R., VALENTINI A., BOZZONE COSTA R. ( a cura di), L’italiano per lo studio nella scuola plurilingue: tra semplificazione e facilitazione
Guerra, Perugia, 2003

Questo saggio nasce da una relazione del convegno-seminario dal titolo “Alunni stranieri nella scuola: l’italiano per lo studio” tenutosi a Bergamo dal 17 al 19 giugno 2002.

Il filo conduttore del convegno, come emerge chiaramente dal titolo del volume, è il tema della lingua dello studio. Come altri contributi, il lavoro dell’A. si colloca su un piano teorico e mira ad approfondire le potenzialità di un approccio ludico e di uno cooperativo per la facilitazione dell’apprendimento; riteniamo che l’originalità e il valore di questo saggio stia proprio nel collegamento tra le note difficoltà di ordine cognitivo, culturale e linguistico proprie della lingue “per lo studio” (e di quelle -meno evidenti- di ordine motivazionale) con proposte metodologiche che hanno tra gli obiettivi principali, la creazione di contesti d’apprendimento complessi ma facilitanti sia dal punto di vista linguistico cognitivo che da quello motivazionale quali appunto la metodologia ludica e l’approccio cooeprativo. Essi infatti, pur nelle specificità di quadri teorici di riferimento, di metodi di conduzione e di tecniche didattiche, convergono in alcuni principi essenziali che possono quindi integrarsi efficacemente nella pratica scolatica: il protagonismo degli studenti, il valore della sfida, la risorsa rappresentata dal gruppo, il valore irrinunciabile della socializzazione, lo sviluppo di abilità sociali, il ruolo della mediazione sociale, l’interdipendenza positiva tra i soggetti, l’importanza di una motivazione intrinseca per favorire acquisizione stabile di lingua, la facilitazione determinata dall’approccio attivo, la facilitazione per alunni non italofoni derivata da una didattica multisensoriale, la multiculturalità come risorsa per apprendimenti complessi e per il decentramento del proprio punto di vista (nodo fondamentale dell’educazione interculturale), la dimensione educativa intra- ed interpersonale cha attraverso il gioco e la cooperazione il docente può promuovere. Il saggio, pur nella sua dimensione eminentemente teorica, apre dunque dei nuovi scenari per inserire una cornice ludica e cooperativa all’insegnamento disciplinare e lancia una sfida di ordine metodologico. Agli insegnanti il compito di raccoglierla e di rilanciare sul piano operativo questo fecondo binomio innovativo.

fabiocaon@inwind.it
Università di Venezia

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