Lingue europee nella scuola dell’infanzia

Lingue europee nella scuola dell’infanzia

in BALBONI P.E., COONAN M.C., RICCI GAROTTI F. (a cura di), Lingue straniere nella Scuola dell’Infanzia
Perugia-Welland, Guerra-Soleil, 2001, pp. 1-22.

Questo saggio è contenuto nel libro Lingue Straniere nella Scuola dell’Infanzia, nel quale vengono presentati il progetto, i percorsi didattici e i primi risultati della sperimentazione L.E.S.I., che ha coinvolto alcune scuole materne del Trentino. Viene recensito autonomamente (anche se per il volume c’è la scheda complessiva) in quanto traccia un’ipotesi originale sull’insegnamento precocissimo delle lingue. L’opera consta di due parti. Nella prima l’autore enuclea gli aspetti essenziali su cui qualsiasi progetto sperimentale deve fondarsi, che sono di ordine sociale, personale, formativo e didattico. Ogni progetto, infatti, ha dei risvolti e anche delle esplicite finalità sociali (promuovere le LS come strumento per la formazione della cittadinanza europea, educare alla valorizzazione della diversità e all’interculturalità). Nel progettare una sperimentazione educativa vanno considerati i destinatari del progetto, e dunque la dimensione neurologica, psicologica e semiotica dell’apprendimento. Inoltre, sono centrali gli aspetti formativi del progetto; in riferimento all’accostamento alla LS nella scuola dell’infanzia, l’autore sottolinea come la LS non vada semplicemente aggiunta, ma integrata nel paniere dei linguaggi che si sviluppano nella scuola dell’infanzia; la LS contribuisce infatti al raggiungimento di mete formative generali, quali la scoperta della diversità, delle peculiarità del linguaggio verbale, il primo sviluppo metalinguistico…Infine, un progetto deve chiarire sin da subito gli aspetti didattici su cui si fonda; in relazione alla LS nella scuola dell’infanzia, l’autore, pur constatando una sostanziale carenza di letteratura specifica al riguardo, mette in luce i contributi provenienti da metodologie già sperimentate con allievi più grandi (metodologia ludica, TPR) e le caratteristiche che deve avere il modello operativo da adottare nella scuola dell’infanzia. Nella seconda pare, viene descritto il Progetto LESI, promosso e realizzato dalla Federazione Provinciale delle Scuole Materne di Trento, e si evidenzia come tale progetto prenda in considerazione tutti gli aspetti essenziali su cui una sperimentazione deve fondarsi, traducendoli coerentemente in prassi didattica.

daloiso@unive.it
Università di Venezia

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