Comunicazione e processi di formazione,

Comunicazione e processi di formazione,

Milano, Franco Angeli, 2009, pp. 382.

Il volume costituisce un importante testo di riferimento per chi si occupa di comunicazione e di formazione in ambiti diversi (università, scuole, organizzazioni, aziende); in particolare, lo studioso di glottodidattica e l’insegnante di lingue possono utilizzarlo quale strumento teorico-pratico di base, in quanto offre un quadro d’insieme dei processi comunicativi e dei loro risvolti formativi, con interessanti esempi di coaching, counseling, problem solving, cooperative learning, finalizzati alla competenza comunicativa e all’autoformazione. Esso si compone di due parti, la prima dedicata alla comunicazione, la seconda alla formazione. Entrambe sono introdotte da un corposo saggio che traccia una panoramica delle teorie e dei principali modelli di comunicazione e di formazione; seguono tredici contributi di studiosi e specialisti di diverso ambito disciplinare che ne analizzano i risvolti di carattere linguistico, semiotico, giuridico, psicologico, informatico, tecnologico, didattico e glottodidattico. Nella prima parte del libro si prendono in esame nozioni e concetti cruciali, come quello di enunciazione; ci si sofferma sulle strategie comunicative che ricorrono nell’interazione faccia a faccia e che possono promuovere o compromettere la relazione; si considerano alcune criticità, come gli inganni della comunicazione pubblicitaria, i problemi comunicativi che possono nascere nelle organizzazioni e nelle aziende, le difficoltà insite nelle interazioni asimmetriche, quale quella tra medico e paziente. Chiude la prima parte l’ampio saggio di Daria Coppola, Le parole difficili. La comunicazione in ambito sanitario, nel quale, dopo aver preso in esame alcuni comportamenti comunicativi degli operatori sanitari che, oltre a rivelarsi inefficaci, impediscono o compromettono la relazione col paziente, si propone un modello comunicativo di tipo dialogico.

Nella seconda parte, dopo una riflessione sulle molte variabili coinvolte nella formazione, si procede a un’analisi delle piattaforme e dei learning object utilizzati nell’e-learning, sulla quale si innesta uno studio sperimentale delle strategie di negoziazione tipiche degli interscambi on line tra studenti, e si riportano i risultati di esperienze che utilizzano strumenti atti a favorire l’apprendimento autonomo. Alcuni saggi, in particolare, riguardano la sperimentazione glottodidattica di tecniche tipiche dell’analisi transazionale con studenti adulti di italiano L2 e l’uso del Portfolio nella formazione iniziale degli insegnanti di lingue.

marcucci.silvia@tin.it
Università di Pisa

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